Se consideriamo l’Amore come una possibile minaccia alla nostra vita, come un’eventuale fonte di sofferenza dalla quale fuggire o come un vero e proprio esame di cui non ci sentiamo all’altezza, molto probabilmente ci saremo anche attrezzati per adottare strategie “difensive” tali da proteggerci da ciò che, nella nostra dimensione umana, dovrebbe essere naturale. Avremo cominciato ad evitare (perché emotivamente bloccati) o boicottare volontariamente (perché contesto non controllabile) certe situazioni, a razionalizzare ogni possibile relazione/tentativo di approccio, a cercare spesso rassicurazioni negli amici intimi o nella famiglia. Proprio questi tentativi di “difesa” che dapprima ci proteggono da una sensazione o da un pensiero spiacevole, nel tempo, finiscono per imprigionarci. Con un esempio, continuare ad evitare/boicottare un incontro o una relazione per paura di star male non fa altro che confermare a me stesso e agli altri il mio malessere, ovvero la presenza di qualcosa/qualcuno da cui dover fuggire. La frequente richiesta di aiuto o di consiglio sul tema non fa altro che confermarmi una triste realtà: da solo non sono in grado di fronteggiare una relazione o una serata che potrebbe anche essere vincente. Così facendo, ecco che l’Amore e le relazioni rappresentano un problema e, come per altri casi, ciò che abbiamo fatto per difenderci, anziché aiutarci, ha mantenuto ed alimentato la nostra sofferenza.
Certo, non possiamo pretendere di buttarci “allo sbaraglio” di fronte a qualcosa che temiamo… Ma attraverso strategie e stratagemmi mirati e focali è possibile, in tempi brevi, vincere tali timori ed esser guidati verso il completo superamento del problema, restituendo alla persona i suoi sentimenti in una dimensione forse mai provata: la sua naturalezza.
“Chi teme di soffrire soffre già di quel che teme” M. De Montaigne