Una delle paure più diffuse è quella di volare e, ancora oggi, molti si trovano costretti ad evitare l’aereo e ad intraprendere i più lunghi e difficoltosi tragitti pur di non volare. Una piccola minoranza, invece, riesce a salire sull’aereo – magari perché “costretta” dal partner o dal genitore – ma vive con estrema ansia fino al panico il momento del decollo e del volo stesso.
Chi soffre di questo problema è davvero condannato a questo stato di cose o esiste un’altra realtà percorribile?
La paura di volare deve essere considerata una fobia a tutti gli effetti. Soprattutto per questo, le varie operazioni di convincimento e ragionamento sull’assenza di pericolo sono quasi sempre fallimentari. Chi soffre di questo problema manifesta ansia e preoccupazione (fino a veri e propri stati di panico e terrore) al solo pensiero di avvicinarsi all’aereo.
Non sono infrequenti vere e proprie discussioni con chi non manifesta questo problema e che fa fatica ad accettare il disagio dell’altro; così come rimedi farmacologici, in grado di agire esclusivamente sui sintomi della manifestazione.
Seguendo un approccio breve, mirato e focale, in grado di lavorare sull’emozione della paura – e non sulle ragioni di sicurezza/insicurezza – è possibile superare definitivamente il problema e riuscire a godersi pienamente il viaggio e la destinazione.
Tutto sta nel volersi mettere in discussione e – soprattutto – nell’evitare di raccontarsi che “va bene così”.
Una vita deprivata o condizionata non potrà mai dirsi piena e soddisfacente. A noi la scelta, a noi la nostra vita.
“La nostra paura del peggio è più forte del nostro desiderio del meglio” E.Vittorini
1 commento
Ancora oggi stento a credere di essere riuscita a vedere New York…fino a qualche tempo fa per me era impensabile affrontare 10 ore di aereo!! Chi soffre questa paura può capirmi.
Il breve percorso di aiuto è stato efficace ed indispensabile, grazie!