Molte persone continuano a contattarmi e a chiedermi suggerimenti su come poter gestire le difficoltà, l’ansia e lo stress sul luogo di lavoro. Cercando di evitare banalità, come ad esempio quella che “dipende dalla situazione“, ho cercato di sintetizzare ciò che secondo me è opportuno fare in vari contesti per fronteggiare al meglio tali problematiche.
- Concentrati su ciò che puoi controllare, su ciò che puoi determinare, non sul resto: Una delle trappole più frequenti sul luogo di lavoro consiste nel finire in debito di ossigeno a causa della nostra illusione/convinzione di poter risolvere ogni situazione, comprese quelle degli altri. Ed è così che ci smistiamo a dare una mano al collega o addirittura all’altro ufficio, per poi rincorrere il lavoro che ci riguarda in prima persona e che abbiamo lasciato indietro. Abbiamo potere solamente su di noi e sulle nostre responsabilità: concentrarsi su se stessi e sul qui ed ora aiuta la nostra presenza mentale e la concentrazione.
- Allenati alla flessibilità e al cambiamento: Cerca di non irrigidirti mai in un unico schema, sforzati di contemplare più punti di vista e più metodi, senza mai perdere te stesso. Questo ti consentirà di non incassare il colpo di un possibile cambiamento repentino (di programma, di obiettivi, di mansioni, ecc).
- Coltiva le relazioni lavorative: Non soltanto in termini professionali, ma laddove possibile anche umani. Avere un buon ambiente lavorativo non è sempre e soltanto fortuna o un dono del Cielo. Coltiva i rapporti umani, favorisci la creazione di una rete in cui puoi svolgere al meglio il tuo compito.
- Connettiti con i tuoi valori personali: Si può andare sotto stress anche perché in conflitto con ciò che si sta svolgendo. Condurre una vita in contrapposizione con ciò in cui si crede può favorire un vero e proprio combattimento interiore.
- Impara a fare silenzio sul tuo lavoro fuori dall’ambiente professionale: “Non portare mai il lavoro a casa” ci ripetevano i nostri nonni. Se è vero che non possiamo impedire ai nostri pensieri angoscianti di farci visita, è altrettanto vero che possiamo e dobbiamo evitare di rafforzarli attraverso il nostro linguaggio. Imparare a fare silenzio fuori dall’orario e dal contesto lavorativo significa imparare a non concedere a tali pensieri altro spazio, a non buttare benzina sul fuoco, a favorire il processo di distanziamento mentale da tali problematiche.
“Lo stress è uno stato di ignoranza. Esso crede che ogni cosa sia un’emergenza. Ma nulla è così importante” N.Goldberg