Quante volte una piccola divergenza è finita per diventare una vera e propria guerra relazionale? Con il partner, o con un figlio, o addirittura con un amico… La maggior parte delle nostre discussioni inizia da una cosa sciocca. E’ ormai stato ampiamente dimostrato come il vero litigio non dipenda dal contenuto del messaggio, ma dalla forma che esso assume tramite i toni e le modalità con i quali viene comunicato. Molte/troppe volte non si discute per arricchirci del punto di vista dell’altro, ma per sovrastare la sua comunicazione con l’unica intenzione di rispondere, magari senza aver nemmeno ascoltato cosa l’altro intende dire.
Ecco alcuni suggerimenti utili su cosa NON fare per evitare che il confronto degeneri in una vera e propria discussione:
EVITARE DI AFFRONTARE L’ARGOMENTO: Questa strategia porta solo a una calma apparente della situazione… In realtà, fa sì che il problema si ripresenti successivamente e in modo ancora più esplosivo. Nel caso in cui una persona non si senta di affrontare una discussione in un dato momento (perché magari troppo arrabbiato), è meglio che esprima le proprie emozioni/difficoltà in tal senso, rimandando comunque ad un momento preciso il confronto.
FERIRE L’ALTRO: Questa strategia disfunzionale non serve a gestire la situazione e provoca un conflitto emotivo (oltre che di contenuto).
GENERALIZZARE LA CRITICA: Frasi come “fai sempre così“, fanno sentire l’altro attaccato. Ogni avvenimento va sempre contestualizzato, senza fare accuse generiche.
INNESCARE IL “BOTTA E RISPOSTA”: E’ solo mettendosi in posizione di ascolto che possiamo arrivare a comprendere l’altro punto di vista. Rispondendo a tono, magari a metà discorso o dopo la prima frecciata, innescheremo una sorta di botta e risposta che non farà vincitori, ma solo sconfitti.
“Non ci basta aver ragione, vogliamo poter dimostrare che gli altri hanno torto marcio” W.Hazlitt