Fretta, dannatissima fretta. Fretta di decidere, fretta di sapere, di conoscere, di non stare “fermi a friggere”, fretta…
L’uomo moderno non è solamente quello che corre e non si ferma mai, ma anche e soprattutto quello che non ha più pazienza, che non sa aspettare, che vuole poter decidere subito, senza commettere errori.
Ed è così che, spinti da una necessità impellente, cerchiamo tutte le informazioni possibili immaginabili per poter arrivare a un dunque, per toglierci da una situazione scomoda, per giungere rapidamente alle conclusioni.
Se è vero che “chi dorme non piglia pesci”, è altrettanto vero che ci sono contesti e situazioni in cui, paradossalmente, partendo dopo si arriva prima!
Prendete il caso dello studente che ha dinanzi a sé un grosso esame e che si impone un tot di pagine al giorno, un ritmo serrato, pena il non sentirsi in grado di fronteggiare la prova. Macinerà pagine su pagine, trascurando il fatto che il processo di apprendimento funzionale prevede un’assimilazione e delle associazioni in grado di facilitare la memoria; non una corsa alla meta.
Oppure prendiamo il caso del lavoratore che, di fronte a delle scadenze imminenti, prova a fare 4-5 cose contemporaneamente, avendo costantemente la sensazione ansiogena di non essere mai sufficiente, di avere sempre la coperta corta.
Certo, ci sono situazioni che impongono un certo ritmo di lavoro e impegno, ma quando la fretta contamina la nostra quotidianità, ecco che la qualità del nostro elaborato, nonché la nostra salute psichica, soccombono inevitabilmente… E arrivano sintomi quali insonnia, bruciore di stomaco, stress, disorientamento e cefalea.
Quando le informazioni che ci occorrono non sembrano mai sufficienti, quando in noi è forte il desiderio di conoscere e sapere – prima ancora di poter agire – chiediamoci se l’errore non sia tanto nelle risposte che non troviamo, quanto nelle domande che ci poniamo!
Ci sono risposte che possono arrivare solamente passando all’azione o aspettando. Contesti, situazioni e relazioni che hanno solamente bisogno di tempo per poter portare luce. Anche e soprattutto senza la tua fretta.
“Siccome ho molta fretta, vado molto piano” Napoleone Bonaparte