Si calcola che circa il 40% delle persone, prima o poi, soffrirà di solitudine nella propria vita. Questo stato d’animo, quindi, è molto più diffuso di quanto si pensi, al di là di ogni apparenza. E’ molto importante conoscerlo e riconoscerlo, nonché capire da cosa è caratterizzato. Ecco alcuni spunti importanti:
- La solitudine non dipende dal numero di amici a disposizione: La solitudine è uno stato interiore, fa leva su come ci sentiamo, non sulla vicinanza fisica dell’altro. Più del 60% di coloro che soffrono di solitudine sono sposati, ma non condividendo più il sentimento o alcuna partecipazione nel rapporto, finiscono per sentirsi soli.
- La solitudine influenza la nostra idea di relazione: Quando ci sentiamo soli, tendiamo a sminuire o a svalorizzare le relazioni che abbiamo. Le consideriamo come insufficienti o scontate o, addirittura, superflue.
- La solitudine può comportare conseguenze fisiche importanti: Le persone che soffrono di solitudine cronica sono più soggette a malattie cardiovascolari, hanno una minore risposta del sistema immunitario e sono più propense ad ammalarsi.
- La solitudine è uno dei precursori della depressione: Se persistente, questo stato può condurre al ritiro sociale, all’isolamento e alla trascuratezza personale. Questi sono alcuni dei più importanti segnali d’allarme che dobbiamo saper riconoscere per fronteggiare in tempo utile una delle principali patologie della nostre psiche.
Quella che può sembrare solamente una fase o una percezione distorta, può portare in realtà a delle conseguenze molto pericolose. Conoscere e riconoscere certi segnali di allarme diventa dunque fondamentale.
Dalla solitudine, così come dalla depressione, si può guarire.
“La solitudine è come una lente d’ingrandimento:
se sei solo e stai bene, stai benissimo;
se sei solo e stai male, stai malissimo” G.Leopardi